Sono circa cento, ogni giorno, i nuovi casi di epilessia. Nel 75% dei casi l’ esordio avviene prima dei vent’ anni, nel 25% le crisi possono dimostrasi frequenti e resitenti alla cura. In passato, fin dall’ epoca dell’ antica Roma, l’epilessia è stata associata ad esperienze religiose ed anche a possessioni.

Per sensibilizzare la popolazione su questa malattia, ancora adesso ritenuta di tipo psichico, è in programma per il 3 maggio l’8° giornata nazionale, promossa ed organizzata dalla LICE, la Lega Italiana contro l’ Epilessia.

Una recente indagine DOXA ha fotografato il grado di conoscenza e di sensibilizzazione della malattia. I dati sono stati confrontati con quelli di un’altro studio, condotto dalla stessa DOXA 25 anni or sono. Secondo i risultati dell’ultimo rapporto, cresce la percentuale della conoscenza (92% rispetto al 73%), come il numero di chi abbia assistito ad una crisi (62% contro il 52%). Due persone su tre dichiarano di non saper cosa fare davanti all’ emergenza. L’85% degli intervistati sa che l’ epilessia si cura con l’uso dei farmaci, solo l’11% conosce invece la possibilità d’ intervento chirurgico. In negativo, aumenta la percentuale di chi la ritiene ancora malattia mentale o psichica (39% contro l’8%).

Gli appuntamenti per la giornata nazionale delll’epilessia sono: a Trieste, Salvatore Antibo parteciperà alla X edizione della Bavisela, la maratona d’ Europa in programma il 3 maggio. A Bari, si svolgerà la Maratolice nell’ ambito della XV Barincorsa, maratona del Levante (3 maggio). Analoga manifestazione è prevista a San Giovanni Rotondo, Foggia e San Pietro Vernotico, Brindisi. Il 10 maggio, infine a Roma, Antibo parteciperà ad una corsa non competitiva a Villa Pamphilj.

Info www.lice.it