Essere depressi non significa soltanto avere pensieri tristi, oppure provare emozioni negative che scatenano rabbia e insoddisfazione. Il problema principale sarebbe invece nell’incapacità di provare o apprezzare le emozioni “buone”, che normalmente dovrebbero condurre a sentimenti di gioia e serenità.
Ad affermarlo è un articolo pubblicato sulla rivista Journal of Behavior Therapy and Experimental Psychiatry.
Tutti provano emozioni negative, affermano i ricercatori, e il modo di vivere le situazioni peggiori non cambia necessariamente tra un individuo depresso e uno non depresso. Ciò che cambia in modo decisivo è invece la capacità di saper guardare al cosiddetto bicchiere “mezzo pieno”.
“Le persone depresse mostrano una sorta di pregiudizio nell’apprezzare le emozioni positive, mentre non hanno nessun tipo di problema a concentrarsi e a sopravvalutare quelle negative”, ha dichiarato Daniel Strunk, professore di Psicologia presso la Ohio State University e coautore dello studio.
Una buona terapia, secondo i ricercatori, dovrebbe quindi insegnare al paziente depresso a prendere in considerazione le emozioni positive e a valutarle sotto una diversa luce, cercando di riportarle alla memoria il più possibile. “Ciò che accade agli individui affetti da depressione è che letteralmente dimenticano quanto accade loro di positivo nella vita”, afferma lo stesso Strunk, “ e prendono in considerazione i soli lati negativi”. Una priorità che li porta a osservare il mondo attraverso una lente opaca e difettosa, quella appunto che caratterizza l’approccio alla vita di un individuo depresso.
Fonte: Conklin RL et al. Attitude formation in depression: Evidence for deficits in forming positive attitudes. Journal of Behavior Therapy and Experimental Psychiatry 2009; 40(1):120-6.